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Ribellarsi, Soccombere o Morire (Quarta e Ultima Parte)

Con la Terza Parte chiudiamo definitivamente un argomento monotematico che si protrae da quasi due anni. Non abbiamo più intenzione di continuare a dimostrare l’ovvio. I “giochi” sono scoperti e le cure vietate e occultate portate a conoscenza di tutti. Coloro che ancora non hanno chiaro il componimento del quadro generale è solo perché non vogliono comprenderlo e devono arrangiarsi da soli. Non possono continuare a essere una zavorra per gli altri!

Sfide ben più eclatanti ci attendono, dalla seconda metà del 2024 fino agli inizi del 2025, che sfuggono e, sfuggiranno, alla normale comprensione delle persone comuni. Cosicché, quella attuale, che a giudizio di molti sembra terribilmente irreversibile, parrà una bazzecola al confronto, anche se non deve essere sottovalutata, confrontandosi con la massima intelligenza e… astuzia: «tutte queste cose saranno soltanto l'inizio delle doglie di parto (Mt 24,8)».

Parleremo quindi di “Rivoluzioni”, nel senso di cambiamenti radicali necessari alla sopravvivenza. Il primo più determinante è quello interiore e, qui, occorre veramente fare un Grande Reset! Occorre avere la grande umiltà di riconoscere che tutte le nostre certezze sono preconfezionate da altri, ergo non sono “nostre”, ma le abbiamo acquisite solo per comodo, per non volerci impegnare direttamente. Ogni “certezza” ottenuta per sentito dire è solo “cultura” che forma l'individuo unicamente sul piano intellettuale, non può quindi produrre né solide certezze, né evoluzione!

Essendo un tema semplice visto in una certa ottica, ma nel contempo complesso per chi ne fosse digiuno e, volendo dare più spazio ad altri dettagli che riguardano l’immediatezza, senza dovere scrivere parti ulteriori, invitiamo chi fosse stimolato, ad affrontare la più importante delle prossime sfide di prendere spunti da “Cavalcare l'ignoto in un Mondo dove tutto è possibile”, compresi gli articoli collegati.

Di pari passo, è necessario guardarsi attorno e controbilanciare l’insorgenza di eventi che coinvolgeranno principalmente i singoli cittadini, i nuclei famigliari e/o le micro comunità che sarebbe bene formare per affrontare l'imminente futuro. In precedenza avevamo già raccomandato, a chi gli fosse possibile, di abbandonare le città e trasferirsi almeno in collina, sopra i 300/500 metri di quota. Questo potrebbe risolvere sia i problemi già all’orizzonte, sia quelli che si presenteranno alla fine della forchetta temporale suindicata.

Il primo di questi riguarda i beni di prima necessità. «Forse non è chiaro un concetto: le misure di salvaguardia imposte da Bruxelles non stanno solo amplificando la carenza di materia prima, ma stanno creando un’ENORME congestione nei porti. Ciò significa che oltre all’import anche l’export rischia a breve di rimanere bloccato. Non solo. Se non si riuscisse più a stoccare i prodotti alimentari e gli altri di prima necessità, perché i porti sono pieni di prodotti siderurgici, diventerebbe a tutti gli effetti un problema di sicurezza nazionale (Gianclaudio Torlizzi esperto di economia, finanza e materie prime)».

«Mancano rame, minerale di ferro e acciaio. Mais, caffè, grano e soia. Legname, plastica e cartone per imballaggi. Il mondo è apparentemente scarso di tutto. “Fai un nome, e ne abbiamo carenza (Tom Linebarger, CEO del produttore di motori e generatori Cummins Inc)».

Non dimentichiamo nemmeno «[…] la volontà di Klaus Schwab d’interrompere la catena d’approvvigionamento alimentare nella seconda metà di quest’anno (Avv. Reiner Fuellmich video min. 06:50)».

A fronte di tutto ciò, è imperativo approvvigionare scorte e sapersi destreggiare nella sopravvivenza, ovviamente non a scapito di altri.

Altro possibile problema da mettere in preventivo è il pericolo quasi certo di un secondo intervento alla Giuliano Amato (prelievo forzoso), che nella notte di venerdì 10 luglio 1992 rapinò il 6 per mille dai conti degli italiani. Questa volta potrebbe assumere le percentuali degli stessi prelievi forzosi suggeriti dal FMI e posti in essere in Grecia (40% e 60%) e, dato che lo Stato versa in una profonda crisi economica, può prelevare a tappeto e senza alcuna autorizzazione dai conti correnti di tutti i cittadini come fonte di liquidità aggiuntiva, e non è detto che rispetti nemmeno una qualunque soglia limite.

Logica e precauzione suggeriscono di tenere in banca solo lo stretto necessario e di disfarsi anche di titoli, obbligazioni, ecc… che in poco tempo, come si potrà purtroppo costatare direttamente, diverranno carta straccia. Quello del denaro è un argomento che approfondiremo nel prosieguo.

Per abbreviare, passiamo a tutti quei gruppi che si sono formati sui social che, detto come va detto, non servono a nulla, quand’anche meritevoli per gli scopi prefissati. Passandoli tutti al vaglio uno per uno si nota amaramente che ognuno “coltiva il proprio orticello”. In nessun modo si parla di aggregazione con altri gruppi fino a diventare un’unica testa d’ariete in grado di sfondare le barriere ideologiche oscurantiste di governi fantocci che calpestano spudoratamente ogni diritto. Per questo abbiamo rinunciato a completare “Extrapedia Defenders” nato proprio per creare spunti d’aggregazione.

Altra nota dolente è la volontà di dare vita, anzitempo, a tutta una serie di partitelli politici, basati su sondaggi improvvisati che riportano improbabili intenzioni di voto, con futuri candidati onnipresenti smaniosi di scendere in campo non importa con quale formazione. Di finta opposizione c’è n'è già troppa e prima di sovraccaricare occorre sgombrare e fare pulizia!

E la pulizia si fa solo processando e condannando chi ha svenduto il Paese, chi ha ceduto la sovranità popolare e monetaria, chi ha distorto la Costituzione o non l’ha protetta, chi ha violato i sacrosanti diritti dei cittadini, compresi tutti coloro che avrebbero dovuto intervenire d’ufficio e non l’hanno fatto, chi ha distrutto l’economia, chi ha ridotto intere classi alla miseria, chi ha rubato o lucrato indebitamente, chi ha mentito spudoratamente a tutti i livelli e raggirato il popolo, inclusi gl’immancabili corrotti.

Questo si fa con una “Corte di Giustizia di Legge Popolare” legittimata a tutti gli effetti dalla stessa Costituzione e dagli Atti dell'Assemblea Costituente (si veda in dettaglio il nostro secondo editoriale ed Extrapedia Freedom). Solo a totale pulizia, fatta con condanne esemplari, utili anche per dissuadere qualche futuro ideologo opportunista che volesse montare a tutti i costi sul “carro”, si potrà riparlare di partiti sorti dal basso che, rimboccandosi le maniche, rimettano in piedi questo Paese. Educando gli inesperti nella difficile “arte della politica” e vegliando continuamente affinché siano integerrimi. Il gap temporaneo dovrà essere colmato da fiduciari nominati dalla stessa Corte.

Contemporaneamente, per evitare di trovarsi dall’oggi al domani con lo stop del contante e dipendere unicamente dallo strapotere bancario, in grado così di ricattare i cittadini in base agli ordini sovrannazionali, oppure di dovere sottostare a una robusta cornice di governance tramite le valute digitali CBDC (Valuta Digitale delle Banche Centrali l’elemento portante del “Grande Reset”),1) è assolutamente necessario legarsi al circuito delle monete complementari, finché non sarà ripristinata la nostra sovranità monetaria.

Questo significa uscire dall'Euro e dalla UE? Certamente sì! Ma scompariranno da soli e “senza colpo ferire”, dato che, negli anni, hanno segnato il disgregamento progressivo del nostro Paese (come di altri del resto per la sopravvivenza degli stati sanguisuga). Dopo avere preso coscienza delle continue macchinazioni dei vari governi attraverso “I garanti della Costituzione”, che speriamo abbiate letto, allargate i vostri orizzonti dando almeno una scorsa ai “«Remake» di Roberto Morini” del 2016 che abbiamo pubblicato appositamente in quanto funzionali ai temi attuali.

Tornando ai gruppi promotori del dissenso, riconosciamo il loro pieno diritto di farlo conoscere, ma solo se condotto con la massima intelligenza, altrimenti diventa un'arma a doppio taglio e ne abbiamo già visto gli effetti controproducenti. Sfilare lungo le vie e radunarsi nelle piazze deve servire per fare conoscere i motivi della protesta, creando coinvolgimento e aggregazione. Il consenso popolare si ottiene quando gli obiettivi possono essere condivisi da tutti, elevando i temi della protesta:

  • in difesa della Costituzione;
  • sulla salvaguardia dei diritti umani;
  • nella tutela dei minori, delle minoranze e dei più deboli;
  • per ripristinare la sovranità popolare e monetaria;
  • contro la corruzione… ecc…

Portare avanti temi specifici condivisi solo da una minoranza, anche se cospicua, della popolazione ha sortito solo effetti contrari, dando forza e spazio alla volontà di discriminazione di chi prospera sul “dividi et impera”. Inoltre, i diretti promotori del suddetto dissenso devono responsabilizzarsi e sapere gestire chi li affianca, affinché il distinguersi sia garbato e funzionale, senza danneggiare in alcun modo altri simili o prevaricare sui loro convincimenti. Anzi, devono provvedere all'individuazione di elementi di controllo chiaramente identificabili, i quali, affiancando le Fd'O preventivamente informate, vigilino sui comportamenti e blocchino eventuali infiltrati facinorosi.

Le manifestazioni di vera protesta, compresi blocchi e sit-in, vanno fatte davanti alle opportune sedi: governative, sindacali, rappresentative di ordini professionali. Davanti alle sedi: del CSM, della Corte Costituzionale, dei tribunali, dei quotidiani e delle emittenti televisive, nazionali. Garantendo sempre e, in ogni caso, l'ordine pubblico!

Sommariamente, si possono prendere in considerazione anche contestuali azioni di boicottaggio, collettive e/o individuali, per dimostrare la propria forza, importanza e determinazione, laddove la vera sovranità appartiene solo e unicamente al popolo, guadagnandoci, nel contempo, in salute mentale e fisica:

  • comprare solo italiano e, laddove sia possibile, a Km 0;
  • smettere di consumare prodotti e bevande riconducibili a note corporation legate ai pochi grandi speculatori che decidono le sorti del mondo;
  • disertare i fast-food di chiaro stampo straniero;
  • togliere audience ai programmi televisivi ovvero: TG e tutti quelli che trasmettono solo notizie di parte. Meglio ancora se si spengono definitivamente i televisori;
  • smettere di comprare e leggere i quotidiani nazionali;
  • abbandonare tutti quei social network che spiano e censurano spostandosi su altri meno dipendenti dai “poteri forti” e avendo cura, in ogni caso, di non spiattellare le cose personali;
  • snobbare i canali che, su Internet, censurano optando per altri alternativi che rispettino la libertà di parola e d'espressione;
  • cancellarsi da tutti i sindacati e da quegli ordini professionali che non rappresentano più gli aderenti e non li tutelano;
  • dissociarsi da tutte quelle associazioni e unioni di categoria: agricole, artigianali, commerciali e industriali che assecondano solo i diktat corporativistici;
  • staccarsi completamente dai partiti politici, siano di maggioranza o d'opposizione, che, corrotti, hanno compromesso le sorti del nostro Paese e dei suoi cittadini in favore di una dispotica “finanziocrazia” internazionale, per non essere complici degli stessi;
  • ecc… ecc…

Chiudiamo definitivamente con una riflessione, anche se è utopico il solo pensarla: se tutti i genitori si rifiutassero di mandare a scuola i propri figli, sarebbero loro a dettare le regole e non viceversa. Se tutti i lavoratori, in modo compatto, si rifiutassero di accedere alle fabbriche/industrie non sottostarebbero alle imposizioni indirette dei loro datori di lavoro e darebbero forza e spunto agli stessi per intervenire a livello governativo, affinché finisca l'agonia di questo “mondo storto”.

Particolari spunti: “La crisi solo per i fessi” - “Cambio di Paradigma” - “Ritorno alle Monete Complementari”. Abbiamo dato piccoli input per dimostrare che le “Rivoluzioni intelligenti” si possono fare. Ora, il resto ve lo cercate da soli in giro, nei «Remake», o stimolando la vostra intelligenza…


Prima Parte” - “Seconda Parte” “Terza Parte


Oggi, mancano 1.093 giorni alla fine totale di questo sistema di cose…

14 settembre 2021
Redazione di Extrapedia


1)
La CBDC, infatti, è stata voluta dal principe Carlo d’Inghilterra, dal guru climatico dell’ONU Mark Carney e dal fondatore del “World Economic Forum” Klaus Schwab. Il 24 gennaio 2020, cinque mesi prima di lanciare il “Grande Reset”, il WEF lanciò il “Consorzio Globale per la Governance delle Valute Digitali”, come “primo consorzio globale mirante a designare una cornice per governare le valute digitali”
db/ribellarsi_soccombere_o_morire_quarta_parte.txt · Ultima modifica: 15/09/2021 12:45 da @Staff R.