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Il 7 febbraio scorso 8 senatori che, come è ormai prassi, nessuno ha mai legittimato, almeno stando a quanto ci assicura l’articolo 58 della decrepita Costituzione, hanno presentato un’interrogazione parlamentare tutta da leggere e da godere: (http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/print/18/Sindisp/0/1098804/0)

Andiamo per ordine.

L’ottetto perfettamente assortito (controllare i partiti d’appartenenza e, magari, dare un’occhiata a ciò che qualcuno dei partiti sosteneva prima delle elezioni) comincia con il lamentare che esistano cattivacci che si oppongono all’obbligo di vaccinarsi. E sono pure violenti! Dove starebbe la violenza è qualcosa che non viene rivelato ma che non pone dubbi a chi “l’ha detto la tibbù.” A me, forse ingenuamente, pareva che essere forzati a subire l’iniezione di qualcosa che non è per nulla desiderato e ricattati se non si calano le mutande fosse cosa violenta, ma certo sbaglio.

Poi, subito, ecco un’esplosione di comicità per regalare buonumore. Tale Alberto Villani, presidente dei pediatri italici, viene citato come autorità e, in quell’augusta veste, dichiara che dietro agli anti-vaccinisti c’è “un giro di soldi vergognoso.” Che facciamo? Ridiamo? Piangiamo? Sarebbe interessante che questo illustrissimo personaggio rivelasse al colto pubblico e all’inclita guarnigione chi mai sborserebbe un centesimo per foraggiare i biechi anti-vax. A fronte di che? Per ottenere che cosa? Curiosamente esistono, invece, gli elenchi dei colleghi dell’archiatra con nomi, cognomi, indirizzi e cifre percepite per gratitudine da parte di una più che nota casa farmaceutica. Il che è comprensibile: il business dei vaccini è quanto di più remunerativo si possa immaginare in termini di ritorno dall’investimento e un regalino ci può stare. Quando il professor Di Bella riceveva un regalo si premurava di rimandarlo indietro, ma Di Bella sappiamo che razza di mascalzone era: talmente impudente da non farsi corrompere nemmeno con una innocente scatola di cioccolatini! Ma forse il venerabile pediatra era in vena di scherzi e voleva semplicemente vedere quanti gonzi potessero dare credito ad un’enormità del genere. Giusto per dare una briciola d’informazione, il Villani tira le paghe per il lesso in un grande ospedale per bambini e ci assicura di non avere mai visto un danneggiato da vaccino. Magari un giorno ci chiarirà quali sono le sue mansioni in ospedale.

Segue qualche insulsaggine “legale” su cui non vale la pena perdere tempo. Chi ne ha voglia, legga e tragga conclusioni. Poi, non paghi del ridicolo già conseguito, gli otto laticlavi tuonano: perché mai si permette che si analizzino i vaccini? Peggio: perché è addirittura l’Ordine Nazionale dei Biologi a sborsare l’astronomica somma di 10.000 (diecimila) Euro per profanare la sacralità di quelle salvifiche panacee che guariscono anche solo per contiguità? Sarebbe come analizzare l’ostia benedetta per cercare al suo interno la divinità. Sarebbe come pretendere di cercare la composizione chimica della Santissima Trinità. Vergogna! Ma il governo che fa? Dorme? Intervengano tosto i gendarmi con i pennacchi e con le armi e, naturalmente, armati di gocciolanti siringhe!

Intanto, chi ne ha voglia s’informi a proposito di una società per azioni chiamata Irbm Science Park in cui fu brillantemente attiva la prima firmataria dell’interrogazione e, sempre chi ne ha voglia, si chieda che cosa ci faceva la Glaxo Smith Kline. Se leggo (http://www.rassegnastampa.eu/politica/se-sono-in-buona-fede-elena-fattori-va-cacciata-dal-m5s-per-conflitto-dinteresse-scopriamo-che-la-senatrice-m5s-ha-lavorato-per-irbm-di-pomezia-centro-sperimentale-dove-si-testano-vaccini/), alla domanda finale dell’articoletto rispondo indignato un netto no.