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I DPCM non sono Legge… ma permettono alle élite di delinquere

Riassumiamo alcuni fatti eclatanti.

A dire che “non sono Legge” è stato nientemeno che il giudice Nunzio Sarpietro, il GUP del processo per la nave Gregoretti, quello che vede al momento Matteo Salvini (il “voltagabbana” più veloce della storia) indagato per sequestro di persona e che domani (19/02/2021) dovrà deciderne l’esito: «La legge è una cosa sacra. Qui si tratta della violazione di un regolamento (Riportato anche da Open del fedelissimo Enrico Mentana il 16/02/2021)».

Credits: "Le Iene"Il riferimento è all’intervento delle Iene delle scorso 28 gennaio, quando l’inviato Filippo Roma individua Sarpietro che lascia il cuore politico della Capitale per planare in un rinomatissimo ristorante di pesce, in compagnia della figlia e del genero, nonostante fosse vietato dalle rigide disposizioni del governo: «Si può dire che mi trovassi in uno stato di necessità…» è stata la sua giustificazione a fronte di un lauto pranzo a base di: gamberi gobbetti, palamita, gamberi rossi e scampi (Il Tempo - 16/02/2021 e Huffington Post - 17/02/2021).

Di fatti analoghi ce ne sono stati molti altri, in parte documentati anche da noi in precedenti articoli e video pubblicati su Extrapedia Channel. Le “miserie” umane le lasciamo a chi vorrà approfondire attraverso i link indicati. Quello che ancora una volta interessa porre in evidenza è l'ennesima testimonianza che i DPCM sono “carta straccia”, ovverosia “contra legem”, non avendo alcun titolo e privilegio rispetto a normative di rango superiore.

Altra conferma è giunta con l'ordinanza del 16 dicembre del Tribunale di Roma che ha ritenuto illegittimo il DPCM del 26 aprile 2020 avendo imposto – come del resto tutti gli altri DPCM di Conte – la compressione dei diritti fondamentali della persona riconosciuti dalla nostra Costituzione. In buona sostanza, il giudice, con la sua lunga e dettagliata premessa, ha concluso che “se sei stupido e ti adegui a una normativa illegittima, ne paghi direttamente le conseguenze”: «[…] né il Governo né il Parlamento possono delegare un’autorità amministrativa, come il presidente del Consiglio, a legiferare con così tale pienezza di poteri in materia di libertà personali protette dalla Costituzione…».

Purtroppo, nessun tribunale o giudice di pace può annullare i DPCM e toglierli di torno nei confronti di tutti gli italiani. Può solo far sì che non siano applicati alle specifiche controversie in decisione e solo in quelle. Del resto, le sentenze non hanno validità per tutti i cittadini ma solo per le parti in causa. A tutto voler concedere, l’annullamento può essere pronunciato solo da un Tar (La Legge per Tutti).

Poi, c'è stato un netto “cambio di rotta” dei giudici. A cambiare le carte in tavola è stata, di fatto, la parlamentarizzazione della crisi sanitaria come scrive il giudice di pace di Busto Arstizio nella sentenza depositata il 20 novembre 2020: «Nessun conflitto con norme costituzionali può ravvisarsi nel ricorso ai DPCM che dunque appaiono pienamente legittimi, in quanto espressamente autorizzati dal Parlamento (Il Sole 24ore

In questi garbugli, dove tutti i garanti della Costituzione guardano altrove, una cosa resta certa: i DPCM sono serviti alle élite, oltre ad applicare la “tabella di marcia” del Grande Reset, per delinquere.

Massimo Galli

A parte un Massimo Galli (primario dell'ospedale Sacco di Milano, ci piace ricordarlo per capire chi lo paga per dire scemenze), che mente sui ricoverati da variante UK [al pari di Draghi]: «Siamo tutti d’accordo che vorremmo riaprire tutto quello che si può aprire. Però guarda caso io mi ritrovo ad avere il reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta quanta l’Italia e fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri. Questa è la realtà attorno alla quale è inutile fare ricami». Smentito dal suo stesso ospedale (Asst Fatebenefratelli Sacco): «I campioni raccolti hanno confermato “la presenza di 6 pazienti positivi alla variante Uk (Fanpage), l'attenzione va all’indagine della procura di Roma sull’affidamento di 1,25 miliardi fatto dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri a 3 consorzi cinesi per l’acquisto di 800 milioni di mascherine.

L’indagine condotta dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria - si legge su Il Corriere del Giorno - su delega della procura di Roma, porta alla luce delle evidenze documentali su quei 71,7 milioni di euro di commissioni che tre aziende tutte italiane hanno intascato in qualità di mediatori certificati (o occulti) delle tre società cinesi che hanno ottenuto appalti complessivi – attraverso una procedura diretta – dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri (già indagato a marzo 2020 dalla Procura di Bologna per il reato d'esportazione di materiali per terapia intensiva di primaria necessità per i nosocomi italiani che ne erano privi), per la fornitura di mascherine allo Stato italiano per 537,5 milioni di euro.

a sinistra Mario Benotti, accanto a Romano Prodi

Nella maxi inchiesta, tra gli altri, sono indagati Mario Benotti (giornalista Rai in aspettativa, ex consulente della Presidenza del Consiglio e amministratore della Banca Popolare di Spoleto, un’attività che gli ha comportato un avviso di garanzia e una sanzione dalla Banca d’Italia per violazione delle regole bancarie. nella compagine azionaria) e la sua convivente Daniela Guarnieri; Antonella Appulo, già a capo della segreteria del ministro Graziano Delrio al ministero delle Infrastrutture e molto “vicina” al giornalista; Guido Pugliesi (ex-amministratore delegato dell’Enav rinviato a giudizio per corruzione e frode fiscale dalla procura di Roma per una serie di appalti alla società Selex Sistemi Integrati del gruppo Finmeccanica) e gli imprenditori Andrea Tommasi, Daniele Guidi, Jorge Edisson Solis San Andrea e altri nominati nell'articolo di cui sopra… ma non tutti.

Da Telemat apprendiamo che di mezzo c'è anche un tale Natale Errigo, analista di Invitalia, membro dello staff del commissario all'emergenza Covid-19 Domenico Arcuri, che è finito in carcere giacché: “«Legato alle cosche» anche l’uomo scelto da Arcuri per le mascherine”. Gli inquirenti specificano che «il vertice di Invitalia», Domenico Arcuri, anche se non è nominato, è «assolutamente estraneo all'indagine» ed «è stato nominato commissario straordinario per l'emergenza Covid-19; a dimostrazione dell'importanza dell'incarico ricoperto da Errigo».

Naturalmente Arcuri è sempre ”estraneo“ ai fatti, anche se risulta ben palese il contrario. Torniamo all'articolo de Il Corriere del Giorno che pone in evidenza il suo coinvolgimento diretto: «Era il 20 ottobre quando Mario Benotti confida alla Guarnieri, “la sua frustrazione per il fatto che Arcuri si sottragga e il timore che sia il segnale di notizie riservate su qualcosa che «ci sta per arrivare addosso». La cordata Benotti/Tommasi, quanto Jorge Solis, continuano insistentemente a cercare di parlare con il commissario: vogliono proporgli nuovi affari (dai tamponi rapidi, ai guanti chirurgici, a nuove forniture di mascherine). E Benotti chiede lumi a Mauro Bonaretti [altro ”estraneo“ ai fatti! ndr], che fa parte della struttura commissariale. Il 21 ottobre conferma di essere stato lui a organizzare l’operazione mascherine. Su Arcuri, Bonaretti lo rassicura: «Mi ha detto [Arcuri ndr] io ci tengo, voglio evitare che Mario si sporchi… lo voglio avvisare di questa situazione, mi ha detto di non farti vivo in questa fase, di lasciarlo un attimo, per evitare casini».

Andrebbe anche posto in evidenza il fatto che quel qualcosa che «ci sta per arrivare addosso» e “lo voglio avvisare di questa situazione” presumono che almeno Arcuri sia stato informato delle indagini in corso, da qualche “gola profonda”, dando il tempo di fare sparire documenti importanti…

Ora avete un altro elemento, a parte il significato simbolico atto a sottomettere gli individui, che giustifica l'obbligatorietà d'indossare le mascherine!

Continuiamo ad aggrapparci con forza ai saggi contenuti di Cavalcare l'ignoto in un Mondo dove tutto è possibile, ma, di fronte a certe evidenze è forte la tentazione di sperare nell'avverarsi della profezia di Rasputin

18 febbraio 2021
Redazione di Extrapedia


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