Strumenti Utente

Strumenti Sito


db:dopo_il_business_degli_autovelox_arriva_quello_del_covid-19

Dopo il business degli autovelox arriva quello del Covid-19

Con la Legge 14 luglio 2020, n. 74 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 - GU Serie Generale n.177 del 15-07-2020. Entrata in vigore del provvedimento: 16/07/2020) è stato aggiunto l’art. 2-bis che così recita: «I proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie, relative alle violazioni delle disposizioni previste dal presente decreto accertate successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono devoluti allo Stato quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali e agenti dello Stato. I medesimi proventi sono devoluti alle regioni, alle province e ai comuni quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali e agenti, rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni».

Un nuovo modo di fare cassa, stimolando gli operatori ad accaparrare il più possibile, quasi accanitamente, come è fatto con gli autovelox e in qualsiasi altra circostanza che frutti introiti sicuri per le varie amministrazioni, sempre in cerca di mezzi per rimpinguare le casse. E una violazione alle norme, sebbene incostituzionali e illegittime, una volta sguinzagliati i loro “mastini” cointeressati al business, rende il triplo di un autovelox…

In precedenza, 14 maggio 2020, era stata presentata all’Assemblea della Camera dei deputati un’interrogazione (allegato 6, pag. 22) a firma di Carlo Sibilia (M5S) Sottosegretario di Stato per l'Interno - governo Conte I e II, il 13 settembre 2019 riconfermato sottosegretario all'Interno, con decreto del presidente della Repubblica.) sulla possibilità di “destinare una quota dei proventi delle sanzioni pecuniarie per violazione delle misure di contenimento da Covid-19 agli operatori delle Forze di polizia che abbiano contratto il virus con danni permanenti”. In risposta, l'Amministrazione dell'interno, “pur condividendo l'intento prospettato dagli onorevoli interroganti anche se, al momento, la normativa vigente non disponeva in tal senso, manifestava sin da subito la disponibilità per ogni utile approfondimento”.

Un intento similare, almeno in teoria, lo ha riportato Lombardia Notizie in un articolo del 20 aprile 2020: «Coronavirus, De Corato: proventi multe saranno distribuiti sui territori a Forze dell’Ordine e Polizie locali»: L’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, ha dichiarato che “La regione Lombardia destinerà alle Forze dell’ordine e alle Polizie locali lombarde i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni dei DPCM relativi al Coronavirus. Provvedimento che rientra tra i 3 miliardi del piano d’investimento della Regione. I soldi resteranno sui territori – ha concluso l’assessore – e successivamente definiremo in Giunta i criteri di distribuzione e assegnazione delle somme”.

I link che portano a un precedente articolo del 10 aprile 2020, pubblicato dallo stesso notiziario, dal titolo: «Coronavirus, da Regione Lombardia mascherine e guanti a Forze dell’Ordine» lascerebbero intendere, anche attraverso il video pubblicato, che le forniture rientrino in questo piano di destinazione dei proventi, ma non è così!

L’assessore regionale Pietro Foroni (Protezione Civile) riferisce in video che «Si tratta di 100.000 mascherine di regione Lombardia (e 30.000 guanti consegnati presso il magazzino di AREU alla Fiera di Rho alle Forze dell'Ordine) per aiutare le nostre Forze dell’Ordine nella loro difficile e complicata missione. Non sarebbe una competenza specifica della regione Lombardia rifornire le Forze dell’Ordine…»

Falsi e bastardi! Pubblicate le fatture e le ricevute di avvenuto pagamento!

Le mascherine e i guanti sono stati donati dalla cinese “Beijing Laoniu Brother & Sister Philanthropy Foundation” (“Laoniu Brother & Sister Foundation”) che è una fondazione familiare non a finanziamento pubblico fondata il 19 marzo 2015, finanziata dal signor Niu Ben e dalla signora Niu Qiong (figli di Mr. Niu Gensheng, il fondatore ed ex presidente e presidente di Mengniu Dairy Group). È un'altra organizzazione di beneficenza familiare creata dopo la registrazione della “Lao Niu Foundation” presso l'Ufficio per gli affari civili di Pechino.

Con l'obiettivo di impegnarsi per la crescita e lo sviluppo delle generazioni future e promuovere il progresso sociale attraverso un'efficace beneficienza, si impegna a concentrarsi sullo sviluppo delle generazioni future sostenendo progetti di benessere dei bambini e d’imprenditorialità giovanile e guidando il progresso sociale con idee filantropiche innovative, compreso lo svolgimento di attività connesse con l'estero (Art. 5 pag. 1 Atto costitutivo) e progetti di beneficenza legati all'estero (Art. 32 pag. 9 -4- Atto costitutivo).

Così altre centinaia di migliaia di euro possono scivolare agevolmente nelle tasche di qualcuno, mentre si consuma l'ennesima violazione dei diritti dei cittadini…

19 ottobre 2020
Redazione di Extrapedia


db/dopo_il_business_degli_autovelox_arriva_quello_del_covid-19.txt · Ultima modifica: 03/03/2021 09:53 da @Staff R.