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Chi è senza peccato scagli la prima pietra

Nel senso che: bisogna essere immacolati per potere additare qualcuno tacciandolo di disinformazione, falsità e, quant’altro.

Non è il caso di News Guard che “usa il giornalismo per contrastare il diffondersi di notizie false, cattiva informazione e disinformazione” e che pone in evidenza e propone due Special report: “Centro di monitoraggio della disinformazione relativa al Coronavirus” e “QAnon in Europa”. Noi ci siamo occupati solo del primo e il perché si scoprirà nelle conclusioni.

News Guard si presenta così: «Le nostre valutazioni riguardano oltre 6.000 siti di notizie e informazione che rappresentano il 95% dell’engagement online negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia, Germania e Italia. Il nostro team di controllo è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per identificare nuovi siti che pubblicano disinformazione prima che i loro articoli si diffondano ampiamente». Si scoprirà poi che è un modo per tappare la bocca alla maggior parte di chi non la pensa come la “vecchia e consunta élite”, da una parte e, dall’altra, per impedire agli utenti di Internet d’informarsi correttamente, orientandoli in base a una loro “estensione del browser” e/o una “Applicazione” (in prova, poi a pagamento), verso le loro “verità” programmatiche che vorrebbero inculcare.

Contrariamente a quanto pubblicato alla voce: “Perché puoi fidarti di noi?” «News Guard è in pratica un contenitore che decide se una determinata fonte [presa di mira] è affidabile oppure da scartare, poi contatta la fonte e gli comunica cosa e come dovrebbe fare il lavoro d’informazione, questa consulenza ovviamente ha un costo. Chi non accetta [di farsi ricattare] è inserito nella black list. In Italia questo metodo minatorio è un reato, regolato dal Codice Penale (Reporters Press)».

Nella promozione, tuttavia, dei loro strumenti attraverso i quali “fottere” gli incauti utenti, danno chiare indicazioni, a chi non fosse avvezzo a indagini giornalistiche, persino su come destreggiarsi: «Trovi un articolo sulle pagine di un motore di ricerca o di un social media. È scritto da un giornalista o fa parte di una campagna politica? Chi finanzia quel sito e qual è il suo orientamento editoriale? Un’azienda privata, un governo straniero o un partito stanno pagando affinché tu legga i contenuti di quel sito?».

Noi non perdiamo troppo tempo dietro ai sédicenti “cacciatori di bufale a pagamento” (di coglioni simili ne abbiamo anche a casa nostra, senza andare a cercarli oltremare), come invece fa News Guard con schede capillarmente compilate per ogni sito che a sindacabile giudizio dei redattori “viola pesantemente gli standard fondamentali di credibilità e trasparenza”.

Non analizziamo nemmeno a fondo chi siano i componenti del Team e del Comitato consultivo, ci basta sapere che tra loro ci sono membri del massonico Council on Foreign Realation (CFR); un ex direttore della CIA, ex direttore della National Security Agency ed ex vice direttore della National Intelligence e un ex primo Segretario per la Sicurezza Interna (entrambi nell’amministrazione George W. Bush); una ex “speechwriter” del Segretario di Stato Condoleezza Rice; un ex direttore delle comunicazioni della Casa Bianca (amministrazione Clinton); un ex responsabile delle politiche per l’Ufficio per gli Affari Intergovernativi e l’Impegno Pubblico della Casa Bianca e un ex sottosegretario di Stato alla Diplomazia Pubblica (entrambi nell’amministrazione Obama) e un ex Segretario Generale della NATO.

Alla bella combriccola si aggiungono altri personaggi ben noti che saltano fuori analizzando dov’è ubicata la Sede di News Guard: cioè al 15° piano del “Paley Center for Media” al numero 25 di West 52nd Street a New York.

Il “Paley Center for Media”, precedentemente “Museum of Television & Radio e Museum of Broadcasting”, è stato fondato nel 1975 dall’ebreo-ucraino William S. Paley che per più di mezzo secolo ha personificato il potere e l'influenza della “Columbia Broadcasting System” (CBS). 1) Sul suo Sito, alla pagina “Diventa un membro Paley oggi!”, nel riquadro: “Industry: International Council”, passandoci sopra col mouse salta fuori che: “Il Paley International Council, (ovverosia il Paley Center for Media) è co-presieduto da Frank A. Bennack Jr. e da Henry A. Kissinger”.

credits: Getty Images

Mentre il secondo personaggio è ben noto per le sue tendenze, Bennak ha fatto parte di vari Consigli d’Amministrazione, tra i quali JPMorgan Chase & Co. 2)

News Guard, col suo dominio registrato a Panama della durata prevista di appena tre anni (19/03/2018 – 19/03/2021), è legato a doppio filo con Facebook e usa la stessa tecnologia “CrowdTangle” per spiare gli utenti, non solo della stessa Facebook, ma anche di Instagram, Reddit e molti altri. Così è in grado, attraverso parole chiave, di “scovare chi parla male del Coronavirus” oltre una data soglia di visitatori.

E, se non bastasse (o forse è la fonte primaria, dato che sopravvalutiamo troppo l'AI), come fa il nostro bieco ministero della Salute, si affida anch'esso alla delazione

Ora, guardiamo al risvolto positivo: proprio grazie a News Guard, sappiamo attraverso il suo elenco quali siti possiamo consultare, ai quali affidarci per conoscere un po' più da vicino la verità!

16 novembre 2020
Redazione di Extrapedia


1)
William S. Paley nell’Enciclopedia Britannica
2)
Ritratto completo di Frank A. Bennack Jr su wallmine.com. Per l’estensione delle consociate di JPMorgan Chase si veda QUI
db/chi_e_senza_peccato_scagli_la_prima_pietra.txt · Ultima modifica: 03/03/2021 09:49 da @Staff R.