Dal sito “Toba60” di Stella Marco giornalista freelance
«Stefania Sodacci»
Un tempo passeggiavo per strada e quanto incontravo qualcuno i convenevoli di rito erano spesso domandarsi come stai, cosa fai, dove vai e se mi è piaciuta la campagna acquisti del Milan, tutto sommato un dialogo molto gradito che culminava con il solito invito a prendere un caffè.
Oggi sono molto cambiate le cose, senza colpo ferire adesso la prima domanda che mi fanno è se ho fatto il vaccino e dalla risposta che do, l’amicizia di una vita si volatilizza all’istante se non assecondo le aspettative di chi ho di fronte.
Ho risparmiato un sacco di soldi ultimamente, il caffè finivo per pagarlo sempre io, ed ora so che razza di amici avevo di fronte.
Premessa di Toba60
Il test è diviso in tre fasi
1) La prima fase composta dalla raccolta delle cavie che si offrono VOLONTARIAMENTE per il test e comprende l’inizio delle vaccinazioni.
La prima fase del test termina il 2 novembre 2021.
Il 3 novembre parte la seconda fase, la terza fase terminerà il 2 maggio 2023, data di fine del test Pfizer.
L’azienda sponsorizzatrice del test non é la Pfizer ma la BioNTech. Il Governo USA non vuole responsabilità e nel riquadro che vedete sotto negli screenshot trova le parole per lavarsene le mani.
Riportiamo le parole:
«La sicurezza e la validità scientifica di questo studio sono responsabilità dello sponsor dello studio e dei ricercatori. Elencare uno studio non significa che sia stato valutato dal governo federale degli Stati Uniti. Conoscere i rischi e i potenziali benefici degli studi clinici e parlare con il proprio medico prima di partecipare. Leggi il nostro disclaimer per i dettagli».
2 ) I vaccini Pfizer somministrati non sono uguali per tutti, ma avranno dosaggi e composizione vaccinale diverse:
Nel primo test su 44mila persone sono stati iniettati 22.000 vaccini veri e 22.000 placebo = 50%.
La percentuale potrebbe essere uguale? Forse!
Avete capito che ci sarà gente che si troverà ad assumere 10 nanogrammi di materiale, altri 10 volte di più, 100 nanogrammi a dose!
Ci saranno altri che subiranno una dose di placebo e la seconda di vaccino.
Tutto sarà ovviamente registrato
Nessuna cavia saprà se avrà ricevuto un “vaccino” od un placebo perché il test è di tipo “randomizzato”: dosaggi diversi, e composizioni diverse, saranno iniettati alle persone a caso senza selezionarle; e sarà del tipo “cieco”: nessuno sa se la dose iniettata è un placebo di acqua o il vero “vaccino”.
Alcuni verranno sottoposti a tre o quattro dosi, come previsto nel progetto. È ovvio che per farle dovranno raccontarci della ennesima variante, chiuderci in casa e convincere la gente ad andare a farsi la terza e quarta dose salvifica.
Altra cosa: il contenuto della sostanza non sarà uguale per tutti, ci saranno dei test tra sostanze diverse (vedi i codici alfanumerici finali del prodotto diversi tra loro).
3) Cosa contiene in realtà il siero?
Extrapedia Autori
19 luglio 2021
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